Un rapporto citato Martedi in un quotidiano australiano il portavoce del partito dei Verdi per le questioni nucleari Scott Ludlam ha dichiarato che la miniera ha avuto più di 150 sversamenti, perdite e violazioni di licenza sin dalla sua apertura nel 1981. La fuoriuscita è accaduta mentre il governo federale australiano sta rivalutando le applicazioni minerarie, come parte della sua revisione delle autorizzazioni ambientali. Notando che "il regime normativo esistente sta fallendo," l'attivista anti-nucleare del Australian Conservation Foundation, Dave Sweeney, ha detto alla Australian Broadcasting Corp. "non ci può essere alcuna giustificazione a concedere la responsabilità dei controlli a stati e territori che sono chiaramente carenti di capacità, la capacità e la volontà di fare il lavoro in modo responsabile e al livello che gli australiani si aspettano. " In un editoriale pubblicato Lunedi al Sydney Morning Herald, Sweeney ha definito le miniere di uranio "uno delle più controverse e contaminate attività industriali dell'Australia" e indicò il suo ruolo nel disastro della centrale nucleare di Fukushima in Giappone. "L'Uranio australiano ha direttamente alimentato la crisi nucleare di Fukushima", ha scritto Sweeney.
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