Mi imbattei in questa leggenda alcuni anni fa quando, durante uno studio sulla mitica Arca dell'Alleanza, scoprii risvolti storici di epoca moderna che mi hanno portato a fare nuove e interessanti studi riguardo le miniere di Re Salomone. Lo studio sull'arca dell'alleanza ovviamente non è stato messo da parte , ma ha assunto risvolti che meritano più di qualche riga per essere esplicitati.
Le mitiche miniere di Re Salomone, sarebbero null'altro che miniere d'oro (o di platino), situate nei territori etiopi proprietà per discendenza del figlio di Re Salomone e della regina di Saba , Menelik.
Le miniere sono state rese celebri dal romanzo di Henry Rider Haggard (1885) "Le miniere di re Salomone", H.R.Haggard è venuto a conoscenza di questa leggenda mentre si trovava con l'esercito di Napier contro il Negus Teodoro II nel 1866 nella regione di Haud. L'interesse per queste miniere da parte degli Inglesi e degli Italiani si esplicitò nel 1930 , come cita Enrico Cernuschi in un suo libro del 2010 , imilitari dei due popoli fecero delle osservazioni aeree, con fotografie, della zona di confine tra la Somalia Britannica e quella Italiana, inviando poi ai rispettivi esperti governativi le foto e le riprese effettuate.Le conseguenze non furono subitanee in quanto l'indebolirsi dei rapporti diplomatici non consentì un lavoro di ricerca in sinergia delle miniere. Infatti tra il 1937 ed il 1938 l'Italia intraprese, a seguito dello studio dei rilievi effettuati alcuni anni prima, una campagna di ricerca di questi giacimenti d'oro , fino a rinvenire nel 1940 alcune miniere di platino, delle quali iniziarono fin da subito lo sfruttamento. Cernuschi fa nomi e circostanze delle società che parteciparono all'estrazione .
Gli operai di queste società purtroppo non fecero una bella fine, in quanto vennero tutti sterminati nel gennaio del 1941 dalle forze alleate.
E' a questo punto che nella storia ufficiale entra la leggenda, infatti un mito Etiope vuole che in uno degli obelischi di Axum fosse incastonata la mappa per ritrovare le mitiche miniere di Re Salomone! La domanda sorge spontanea: visto che gli unici dati esistenti, che avrebbero consentito il ritrovamento delle miniere, erano in possesso sia dei Britannici che degli Italiani(rilievi fotografici) e visto che nei primi anni '30 gli Italiani erano entrati in possesso del più antico obelisco di Axum(quello della leggenda?) , non è che gli italiani, che avevano trasportato l'obelisco di Axum a Roma , avevano rinvenuto la mitica mappa del mito? Questo è avvalorato anche dal fatto che i Britannici pur possedendo gli stessi studi aerei non trovarono mai le mitiche miniere. Ma la storia non finisce qui, anzi si infittisce di mistero e rende ancora più plausibile la nostra storia.
Gli inglesi per circa 60 anni hanno insistito con l'Italia per la restituzione agli Etiopi dell'obelisco di Axum offrendosi addirittura, e a più riprese, di curarne il restauro e il trasporto in Etiopia. Tutta questa filantropia ci sembra almeno un pò sospetta, non perchè siamo dei complottisti , ma poichè conosciamo come funzionano questi interessi internazionali .(almeno un pò!). Ma veniamo ai giorni nostri... Nel 2002 l'Italia decide di restituire la stele ai leggittimi proprietari smontandola , nel novembre dello stesso anno. In attesa della partenza l'obelisco pare si sia danneggiato durante una tempesta di fulmini che , a detta di testimoni( da verificare), avrebbe danneggiato ( guarda caso!!)la parte che conteneva la cifratura (la mappa) che indicava la posizione delle miniere di Re Salomone!!!
A seguito di questo evento , ancora più stranamente, i Britannici, non hanno più inoltrato richieste con offerte per restauri e trasporti, e pensare che la stele è rimasta 3 anni bloccata a Gibuti per questioni burocratiche e di fondi!!!
Aluni punti di questa vicenda sono ancora ignoti , ci ripromettiamo di tenervi aggiornati. Altri punti sono probabilmente solo leggenda o mito , ma come sappiamo i miti spesso sono solo realtà enfatizzate....
MindAlert2013 si propone di dare voce a notizie ufficiali che i media generalisti non trasmetteranno mai. Notizie di luoghi lontani che forse però non sono mai stati così vicini...
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sabato 6 dicembre 2014
venerdì 5 dicembre 2014
VIDEO- Marte: La roccia del Presidente!
I Rover inviati su Marte non smettono mai di inviare foto stupefacenti, non solo per la bellezza dei panorami extraterrestri che riceviamo , ma anche per la particolarità di alcuni scatti .
Questa volta vi presentiamo una immagine scattata dalla Pancam del Mars Rover Spirit il 01 ottobre del 2005 sulle colline Columbia , sulla superficie di Marte.
Le foto sono rimaste ignote, seppur di pubblico dominio, per diversi anni , fino a quando un appassionato , sfogliando vecchie foto del rover , le ha riscoperte. Le immagini rappresenterebbero , secondo le teorie di alcuni "ufologi", la scultura della testa del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Effettivamente ad una prima visione delle immagini originali NASA , si rimane sorpresi e incuriositi. A nostro modesto avviso non si tratta d'altro che di una pareidolia .
La pareidolia è una l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale(fonte Wikipedia). Questo vuol dire che il nostro cervello, che per natura tende a dare un ordine razionale a tutto, associa a forme casuali un aspetto familiare. Spesso accade con i volti , come in questo caso.
Nel Post riportiamo una serie di immagini che ben possono rappresentare questo fenomeno.
Questa volta vi presentiamo una immagine scattata dalla Pancam del Mars Rover Spirit il 01 ottobre del 2005 sulle colline Columbia , sulla superficie di Marte.
La pareidolia è una l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale(fonte Wikipedia). Questo vuol dire che il nostro cervello, che per natura tende a dare un ordine razionale a tutto, associa a forme casuali un aspetto familiare. Spesso accade con i volti , come in questo caso.
Nel Post riportiamo una serie di immagini che ben possono rappresentare questo fenomeno.
lunedì 1 dicembre 2014
VIDEO-U.F.O. vicino alla ISS?
domenica 30 novembre 2014
il Martello London
La leggenda nasce nel 1986 quando , Carl Baugh, è entrato in possesso di un oggetto misterioso rinvenuto nel 1936 a London in Texas (acquistando n.d.a.). Ma facciamo un passo indietro: Nel 1936, una coppia di escursionisti , rinvennero nei pressi di Red Creek in Texas una strana pietra dalla quale sporgeva un bastone di legno. La famiglia Hahn decise di portarla a casa e li fu abbandonata fino al 1947, quando , il figlio della coppia per errore ruppe il sasso, rivelando la presenza di un martello in metallo all'interno. Ma è alla soglia degli anni'90 che il manufatto è diventato famoso, infatti, da studi accreditati è stato rilevato che l'oggetto incastonato e la roccia stessa avrebbero circa 400-500 milioni di anni!!
Il martello è composto di ferro al 96% e al 3% di cloro ed è lungo circa 16 centimetri. Ad una analisi successiva si è giunti ad una datazione più precisa , che corrisponderebbe ad un periodo del cretaceo ( risalente quindi a circa 65-135 milioni di anni). Ovviamente gli scettici hanno cercato di smontare le dichiarazioni di chi ritiene il manufatto cosi antico, dando come spiegazione il fatto che il martello potrebbe essere contemporaneo ma essere, per "altri" motivi, stato incorporato nella roccia del cretaceo. Forse il nodo di tutta la vicenda è da ricercare nel motivo per il quale è stata fatta una enorme pubblicità al Martello London dopo il 1986.
Sarà perchè Carl Baugh è uno dei maggiori rappresentanti della teoria Creazionista? Probabilmente la leggenda trova la sua spiegazione più naturale nel fatto che i rappresentanti della teoria Creazionista hanno bisogno attraverso questi strumenti di dimostrare la veridicità della loro teoria, stranamente infatti, il martello come moltissimi altri manufatti che darebbero ragione ai creazionisti, si trovano depositati presso il museo dell'evidenza della Creazione del Texas!
Il martello è composto di ferro al 96% e al 3% di cloro ed è lungo circa 16 centimetri. Ad una analisi successiva si è giunti ad una datazione più precisa , che corrisponderebbe ad un periodo del cretaceo ( risalente quindi a circa 65-135 milioni di anni). Ovviamente gli scettici hanno cercato di smontare le dichiarazioni di chi ritiene il manufatto cosi antico, dando come spiegazione il fatto che il martello potrebbe essere contemporaneo ma essere, per "altri" motivi, stato incorporato nella roccia del cretaceo. Forse il nodo di tutta la vicenda è da ricercare nel motivo per il quale è stata fatta una enorme pubblicità al Martello London dopo il 1986.
Sarà perchè Carl Baugh è uno dei maggiori rappresentanti della teoria Creazionista? Probabilmente la leggenda trova la sua spiegazione più naturale nel fatto che i rappresentanti della teoria Creazionista hanno bisogno attraverso questi strumenti di dimostrare la veridicità della loro teoria, stranamente infatti, il martello come moltissimi altri manufatti che darebbero ragione ai creazionisti, si trovano depositati presso il museo dell'evidenza della Creazione del Texas!
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