La natura bizzarra della realtà come stabilito dalla teoria quantistica è sopravvissuta ad un altro test, scienziati dell'Australian National University hanno eseguito un famoso esperimento e dimostrato , ancora una volta, che la realtà non esiste finché non viene misurata.
Per poter riprodurre tale esperimento, i fisici hanno dovuto ricreare in laboratorio un condensato di Bose-Einstein ( un particolare stato della materia che si ottiene quando si porta un insieme di bosoni a temperature estremamente vicine allo zero assoluto).
Gli scienziati hanno riprodotto l'esperimento mentale della scelta ritardata di John Wheeler, un esperimento che sembrava impossibile da riprodurre nel 1978 (quando fu ipotizzato), secondo il quale : "Si tenta di stabilire se i fotoni in qualche modo siano in grado di "percepire" l'apparato sperimentale utilizzato nel corso
dell'esperimento della doppia fenditura, con cui assumono un determinato stato, o se rimangono in uno stato indeterminato, né onda né particella, rispondendo alle "domande" poste da esso, sia come onda che come particella, a seconda delle modalità sperimentali che richiedono queste 'domande' "(fonte wikipedia). Il gruppo ha invertito l'esperimento originale di Wheeler, e utilizzato atomi di elio.
I fisici del The Australian National University (ANU) hanno effettivamente rilevato che l'oggetto osservato si comporta da onda o da particella , solo in base al tipo di misurazione al termine del suo "Viaggio". Quindi esattemente come la fisica quantistica prevede. "Si dimostra che la misurazione è tutto. A livello quantistico, la realtà non esiste se non sta guardando", ha detto il Professore Associato Andrew Truscott dalla Scuola di
Ricerca ANU di Fisica e Ingegneria.
fonte:Nature(Physics)
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