domenica 14 giugno 2015

L'implicazione "mind-Bending" dell'interpretazione di Copenhagen

Con mind-Bending, si intende un concetto, una riflessione mentale, che sorprende fino quasi a generare una riflessione sconvolgente. In questo senso , il concetto che andiamo ad introdurre, porta veramente la mente a "viaggiare" verso riflessioni "astruse".
 Nella studio scientifico della natura , la fisica quantistica , ha un ruolo di primo piano. La fisica moderna viene "interpretata" attraverso alcuni modelli  e l'interpretazione principalmente utilizzata oggi è quella di Copenhagen, che ha come principio fondamentale quello del collasso della funzione d'onda. In parole povere , ogni EVENTO esiste come una funzione d'onda, che contiene ogni possibile risultato di tale evento, che "collassa" , restituendo un risultato effettivo, una volta che si è osservato. L'esempio che viene alla mente , è classico, ma rende bene l'idea. Ipotizziamo una stanza buia, bene, secondo l'interpretazione di Copenhagen qualsiasi cosa e tutto ciò che potrebbe essere in quella stanza esiste contemporaneamente in uno stato indeterminato di "sovrapposizione quantistica"!
Questo almeno fino a che qualcuno non entra nella stanza, accende la luce e la osserva. In quell'istante provoca il crollo della funzione d'onda e la realtà si consolida, restituendo all'occhio dell'osservatore una realtà deterministica. L'osservatore quindi "rompe" l'evoluzione dinamica quantistica e causa il collasso della funzione d'onda quantistica , riducendola alla sola alternativa percepita. Molti sono stati i contestatori di questa  interpretazione, ricordiamo però,  il più importante :Hugh Everett III, che nel 1957 , propose la sua Interpretazione a Molti Mondi, dove postula che la funzione d'onda non collassa mai, ma si dirama in mondi paralleli!
La conseguenza è che interpretazione a molti mondi,introduce l'idea che una misurazione o una osservazione abbia come conseguenza la divisione della nostra realtà in molti mondi,in cui diversi risultati sono possibili.
 

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