Nella teoria "dell'interpretazione a molti mondi" , gli universi, ad ogni misurazione quantistica effettuata , generano una nuova serie di universi. Lo studio prova a dimostrare che , assunta l'esistenza di un numero enorme ma finito di "mondi classici", dove ogni mondo si evolve in maniera deterministica, gli effetti quantistici derivino unicamente dall'interazione tra questi "mondi".
In altre parole il nostro mondo, non sarebbe altro che uno di molti "Universi Paralleli",di cui tanti simili al nostro , tutti con dinamiche e "comportamenti" legati alla classica meccanica Newtoniana, dove tutti i fenomeni quantistici sarebbero generati da una forza di repulsione universale , che impedirebbe a questi mondi di assumere configurazioni identiche. Secondo lo studio di Wiseman tutti questi mondi sono ugualmente reali.Nell'articolo della prestigiosa rivista (che consigliamo vivamente a chi ha nozioni di fisica e matematica piuttosto avanzate), gli autori ritengono che la prova dell'esistenza di questa forza repulsiva starebbe nel fatto che con questo approccio si possono riprodurre alcuni fenomeni quantistici quali: "Il teorema di Ehrenfest", "l'energia di punto zero" ed altri effetti tra cui il fenomeno della "interferenza della doppia fenditura"...
Se cosi fosse , i ricercatori avrebbero trovato il modo di "unificare" in una sola teoria, la Meccanica classica e la meccanica quantistica.
Fonte: P.R.X.
DOI: http://dx.doi.org/10.1103/PhysRevX.4.041013


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