lunedì 27 aprile 2015

Gli antenati che scesero dal cielo

Dio Assur sul suo disco alato
Gli uomini hanno sempre invidiato gli uccelli per la loro capacità di volare ed avere cosi la possibilità di essere in contatto con le potenze celesti. Gli antichi ritenevano che avessero una grande familiarità con gli Dei, col sole e i corpi celesti nonchè con gli agenti atmosferici; di conseguenza venivano ritenuti sacri e visti con timore reverenziale.
Si riteneva che Zeus , il Dio supremo dei Greci, si manifestasse sotto le spoglie dell'aquila e del cigno.
 Il Dio persiano Simurgh era raffigurato con immense ali, simile ad una nuvola portatrice di pioggia, mentre il Dio indiano Garuda , simbolo del vento, era rappresentato con la testa e le ali di un'aquila e il corpo e gli arti di un uomo. Gli uccelli erano ritenuti inoltre il mezzo di locomozione degli Dei. Apollo veniva trasportato da un cocchio tirato da cigni; Zeus , nella tarda arte greca , cavalcava un'aquila; Afrodite era portata da un'oca; le divinità asiatiche sono generalmente raffigurate mentre cavalcano immensi uccelli . Skanda , il Dio cinese indo-cinese monta un pavone, mentre un pappagallo è il destriero del Dio Hindù dell'amore, Kama.
 I messaggeri degli dei sono spesso alati. Mercurio ha le ali ai piedi e nell'arte cristiana gli angeli hanno ali di uccello. Le potenze del male e i loro emissari possono essere parimenti alati . Nell'arte cristiana lo Spirito Santo è simboleggiato da una colomba e infatti la Bibbia dice: " E quando Gesù fu battezzato...vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba ..."( Matteo cap.3)
Le ali hanno sempre avuto una parte preponderante nel costume dei rituali magici e propiziatori. Antichi graffiti ci mostrano uomini vestiti da uccelli e ancor oggi, presso i popoli primitivi, molte danze si ispirano al volo degli uccelli. Gli indiani Hopi della California , quando eseguono la danza della pioggia imitano i movimenti dell'aquila e gli indiani Taruhumare del Messico quelli del tacchino. Ma perchè l'uomo , cosi radicato sulla terra ,  per millenni in balia delle sue trasformazioni, schiavo della natura e dei suoi capricci, ha, da tempi immemorabili , volto lo sguardo al cielo con la stessa ansia di un esule alla patria perduta?
Nel cielo ha posto i suoi Dei-antenati e con essi ha cercato di mantenere un colloquio ( che non è noto quando fu interrotto) tramandandone sulle antiche pietre una tangibile prova e nei racconti tutto il suo contenuto spirituale.
Miti, leggende, favole, fantasie, poesie,  tutto un mondo di meraviglie, rivelazioni , tradizioni, che confermano la parte essenziale dell'uomo totale , sono state poste ai margini della realtà. Una realtà piccola , rigorosa , frammentaria ma tangibile.
Che cosa accade nel lunghissimo periodo che va dalla scoperta del fuoco all'invenzione della scrittura?
 Tralasciando, il non poco annoso problema , se l'uomo sia oriundo della terra o fu "seminato " dal cosmo ( come le attuali teorie panspermatiche affermano), è innegabile che nei diversi tempi della sua evoluzione fu tutelato, seguito , istruito e castigato dai suoi "superiori" provenienti  dallo "spazio esterno". Molte sono le prove della permanenza sulla terra degli Dei in vari periodi e della loro ingerenza nei fatti degli uomini. Le figure degli "ospiti dal cielo" e dei loro carri aerei sono rimaste scolpite in molti luoghi. Più è antica l'incisione e più è esplicita l'immagine del Dio dentro un oggetto circolare.
 Il "disco alato" è uno dei simboli più suggestivi delle prime civiltà e la raffigurazione del Dio dentro la ruota è strettamente connessa alla divinità. Dai Sumeri , all'impero Persiano all'Egitto , l'emblema del disco si presenta con alcune varianti ma conserva sempre il suo attributo di veicolo degli Dei. In un cilindro Assiro si trova la figura di un uomo , appartenente senza dubbio alla stirpe divina, che scende sulla terra dentro un disco.
Il Dio Assur, viene rappresentato come l'occupante di un cerchio   con piume laterali  - non bisogna dimenticare che nell'iconografia primitiva le piume rappresentano la qualità del volo.
Ahura-Mazda
 Il Dio dei persiani, Ahura-Mazda, pilota un disco ed impugna una specie di volante o timone. Nel bassorilievo del tempio di Dario , a Persepoli, ( V sec. a.c.) la figura divina appare solcando lo spazio, e nell'enorme fregio della rocca di Behistun, l'immagine del Dio fluttua o vola sopra gli eserciti persiani che si dispongono al combattimento.
iscrizioni di Behistun
Gli antichi Dei indiani vengono spesso rappresentati mentre volano su un disco alato . Vishnù , come Assur, avanza girando per cielo con una ruota e lanciando raggi sulla terra , ma anche altre divinità indiane - compreso il Dio scimmia Hanuman - offrono questa sorprendente associazione con il disco celeste.
Vishnu
Altre volte il Dio viene rappresentato mentre corre nella parte interna del bordo della ruota, come se cosi si volesse indicare il movimento rotatorio. Anche in Egitto il disco alato "l'Occhi di Ra" fu il veicolo della divinità suprema . In tutti i casi i culti primitivi adoravano il disco che serviva per trasportare gli Dei, e solo quando questi si allontanarono dalla terra il loro culto si trasferì dai "cerchi di Fuoco" ai corpi celesti visibili, identificando i grandi assenti con le luci del firmamento. ( n.d.r. questo dato è fondamentale , in quanto non esisteva nel periodo arcaico una associazione tra gli DEI e le costellazioni o i pianeti del sistema solare, quasi come se , una volta perso il contatto diretto con gli Dei , gli uomini, avessero voluto ricordare questi "uomini speciali" , che erano volati via verso le stelle-il pianeta  Giove è stato associato dai romani al Dio , ma Zeus non era associato a Giove e andando più indietro nel Pantheon assiro-babilonese o indio gli dei non venivano mai associati a elementi intangibili quali stelle, costellazioni o pianeti ma ad esseri super-umani. Fu dopo, nelle epoche più moderne , che  gli dei divennero celesti e non provenienti dalle stelle......)

Anche le Sacre Scritture , come faceva notare lo scrittore cattolico Daniel Rops in un articolo pubblicato sul settimanale francese "Carrefour", non scartano l'esistenza di esseri dotati di intelligenza di tipo umano, benchè  assai superiore , venuti dal cielo. Ad esempio gli angeli.
Se prendiamo l'idea di Rops come punto di partenza, possiamo  tentare delle ipotesi. Gli Angeli, "messaggeri" o "guardiani" che si unirono alle "figlie degli uomini" (Genesi cap.6) e trasmisero agli abitanti della terra insegnamenti che li fecero potenti , ma impuri di comprenderne a pieno i significati, potrebbero essere quelli che oggi tornano sul nostro pianeta dopo migliaia di anni . Però come è possibile concepirli in tal modo? Senza dubbio questa fantastica possibilità potrebbe essere il risultato della "contrazione del tempo" che si produce, secondo la teoria Einsteniana, nel viaggiare nello spazio interstellare ad una velocità prossima a quella della luce.  Supponendo che i presunti Angeli viaggino nel cosmo ad una velocità superiore a quella della luce , le distanze cesserebbero di esistere e solo il tempo verrebbe percepito nell'allontanarsi o nel discendere su di un pianeta.. Pertanto gli Angeli sarebbero praticamente immortali . Cadrebbero in balia  del tempo se restassero per un certo periodo sotto l'influsso della gravità di un corpo celeste.L'angelo potrebbe qualche volta procreare sulla terra , lasciare una discendenza di esseri superiori che , dotati di poteri supernormali, e di una elevata spiritualità, guiderebbero i terrestri e morirebbero con loro e per loro, abbandonati dai loro padri "celesti"( n.d.r. vi ricorda qualcosa?...)
In ogni modo gli angeli della Genesi , quegli esseri splendenti capaci di apparire o sparire davanti ad Abramo o Loth , che oggi sembrano apparire o scomparire davanti gli occhi esterrefatti di uomini e donne anonimi , potrebbero aver percorso la galassia in un periplo intertemporale?

Fonti :  Z.Sitchin - Testi vari
         : R.Pinotti - Testi Vari
         : E.Von Daniken - Testi Vari
         : periodico 2001 (buenos Aires)
         
           



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